’Gli olivi ricamano di poesia il paesaggio, l’olio da energia al vivere e gioia alla tavola.’’
Nella nostra azienda sono presenti circa 600 piante di olivo, divisi tra due uliveti, 400 olivi in azienda e i restanti a pochi km a ridosso dei boschi del comune, le varietà allevate sono le tipiche toscane della nostra zona, Frantoio, Leccino, Moraiolo, Pendolino e Razzo.
Le coltiviamo secondo il metodo Biologico e Biodinamico, ogni anno dopo la raccolta seminiamo un sovescio invernale, concimiamo le piante con del compost e distribuiamo i preparati (Fladen, 500k, EMA).
A primavera viene eseguita la potatura, la tecnica da noi usata è a vaso polifonico ‘’detta la roventina’’ potatura tipica della zona di Pisa e Livorno. A fine potatura gli scarti e il sovescio vengono macinati ed interrati e distribuiamo i preparati. Questa tecnica serve per creare sostanza organica e nutrimento al terreno, dopo qualche giorno seminiamo l’inerbimento per non lasciare il terreno scoperto nel periodo di grandi caldi.
Durante l’estate vengono eseguiti dei trattamenti fogliari per la lotta alla mosca olearia, questi trattamenti sono tutti NATURALI , sono a base di macerati di erbe, polveri di argille, microrganismi EMA, preparato 501 e trattamenti al terreno, con preparati biodinamici 500k e EMA.
La raccolta delle olive ha inizio da metà ottobre circa, negli anni si è molto anticipata, sia per il cambiamento del clima, sia perché si è riscontrato una maggiore qualità nell’olio. Le olive entro 48 ore dalla raccolta vengono frante. La molitura avviene con un frantoio meccanico di alta qualità, le olive vengono pesate, pulite da foglie, rami e altre impurità, vengono lavate e macinate.
Dopo la macinatura rimangono in vasca a temperatura controllata per circa 40/50 minuti, solo al quel punto si avvia verso il separatore, dove viene separata la parte solida da quella liquida e a sua volta la parte acquosa da quella oleosa, solo al quel punto avremo il nostro ORO. Il momento della frangitura è sempre un momento di gioia e di festa, in quella fontanella d’orata si concentrano le fatiche e il lavoro di un intero anno.
‘’Ricordo bene da bambino quando al vecchio frantoio c’era sempre un camino acceso, si abbrustoliva il pane e si assaggiava l’olio, fedele compagno di quella fetta di pane era quel bicchiere di vino tinto di bordeaux… e i commenti dei vecchi di chi aveva l’olio più bono.’’